Beethoven ed Intelligenza Artificiale: cos’è la creatività?

Il 9 ottobre la Beethoven Orchestra di Bonn ha suonato, per la prima volta, la Decima Sinfonia di Beethoven nella sua interezza. Un evento sorprendente per gli esperti di musica classica: la Decima Sinfonia infatti è rimasta incompiuta dopo la morte del compositore tedesco nel 1827. Chi quindi ha completato questo componimento? Un autore totalmente inaspettato: un computer!

Puoi ascoltare il componimento qui

Ad occuparsi di questo progetto è stato un team di ricerca del laboratorio di Art & AI Lab presso la Rutgers University, in New Jersey.

Ahmed Elgammal, a capo di questo ambizioso progetto di ricerca in creatività computazionale, ci lavora dai primi mesi del 2019. Un progetto che ha mostrato una serie di difficoltà per una sfida avvincente: la replica di uno stile più complesso e ardito rispetto alle precedenti ricerche, che si erano concentrate sull’armonizzazione di melodie nello stile più regolare e “matematico” di Bach.

Tutto questo porta ad una domanda: un programma di Intelligenza Artificiale può essere paragonabile a ciò che noi comunemente definiamo “creatività”?

Creatività Computazionale e creatività umana

La computational creativity è definita come “l’analisi computazionale e/o la sintesi di opere d’arte, in modo parzialmente o completamente automatizzato” [1]

I modelli generativi utilizzati per Computational Creativity, come quello del team di Elgammal, “creano” un output a partire da un dataset di addestramento sulla base di un’elaborazione algoritmica. In letteratura, infatti, si può valutare se un modello generativo sia soddisfacente sulla base di due parametri:

“1) può generare esempi che sembrano essere tratti dalla stessa distribuzione del dataset di addestramento, un concetto noto come fedeltà, e

2) gli esempi sono adeguatamente diversi dagli esempi mostrati durante l’addestramento, in altre parole, la diversità” [2].

Il flusso del processo creativo in un sistema di creatività computazionale è quindi determinato a livello puramente sintattico.

Ciò è intrinsecamente differente, invece, da quanto accade con la creatività umana, processo in cui l’aspetto semantico è cruciale nell’elaborazione dell’informazione: un processo dunque non strettamente di natura logico-matematico, ma in parte anche basato sull’intuizione ed sull’emotività.

In conclusione, lo sviluppo dell’intelligenza artificiale in ambito Computational Creativity ci fa notare come il machine learning “non sia estraneo al mondo delle arti” [3] : tuttavia la creatività, in quanto concetto soggetto a interpretazioni e suggestioni, è e sarà ancora nelle mani dei compositori umani.

 

Federico Mandelli, Federico Lagiannella

Per saperne di più: https://www.ilsole24ore.com/art/l-incompiuta-decima-sinfonia-beethoven-portata-termine-grazie-all-intelligenza-artificiale-AEYmrXm

Note:

  1. J. D. Fernandez, F. Vico, (2013) “AI Methods in Algorithmic Composition: A Comprehensive Survey”
  2. Naeem M. F., Oh S. J., Uh Y., Choi Y., and Yoo J. (2020), “Reliable Fidelity and Diversity Metrics for Generative Models”
  3. R. F. Cadiz, A. Macaya, M. Cartagena, D. Parra (2021) “Creativity in Generative Musical Networks: Evidence From Two Case Studies”

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

quattro × 3 =